Principali eventi macroeconomici dal 21 al 25 aprile
Indici PMI europei: nella mattinata di mercoledì gli indici manifatturieri francese e tedesco sono usciti in linea con le aspettative degli analisti (48,2 per la Francia e 48 per la Germania); peggio del previsto invece gli indici dei servizi che scendono in zona di contrazione (46,8 per la Francia e 48,8 per la Germania). A livello di Eurozona l'indice manifatturiero medio ha un valore di 49,7 mentre quello dei servizi per la prima volta da novembre 2024 entra in contrazione con un dato medio di 49,7.
Indici PMI americani: l'indice manifatturiero di aprile si è attestato a 50,7 punti al di sopra dei 49 attesi dagli analisti; la rilevazione PMI servizi è scesa da 54,4 a 51,4 punti a causa dell'indebolimento della domanda.
Richieste disoccupazione USA: il dato è uscito a 222.000 unità come da previsione degli analisti.
Vendite al dettaglio Inghilterra: nettamente positivo il dato di aprile con un valore di 0,4% contro una previsione del -0,3% da parte degli analisti; è stato però rivisto al ribasso allo 0,7% (contro l'1% iniziale) il dato di marzo.
Vendite al dettaglio Canada: su base mensile il dato headline si è attestato a -0,4% come da previsione degli analisti, mentre sorprende al rialzo il dato core con un +0,5% dal precedente +0,1% di marzo.
Principali eventi macroeconomici dal 14 al 18 aprile
Inflazione Canada: il dato su base annuale si è attestato in linea con le attese al 2,9% mentre ha stupito al ribasso il dato mensile che è sceso allo 0,3% contro l'1,1% del mese precedente.
Inflazione Inghilterra: il dato su base annuale è sceso al 2,6% contro il 2,8% dell'anno precedente.
Vendite al dettaglio USA: positivo il valore su base mensile con un dato core in rialzo allo 0,5% ed è stato rivisto al rialzo allo 0,7% (contro uno 0,3% iniziale) il dato di marzo; su base headline il valore si è attestato all1,4% nettamente al rialzo dal precedente 0,2% di marzo.
Tasso interesse Canada: come da previsioni la Banca Centrale Canadese ha lasciato invariato il tasso al 2,75%.
Tasso interesse Europa: come da previsioni la BCE ha tagliato il tasso di interesse di 25 punti base portandolo al 2,4%; durante la conferenza stampa la presidente Lagarde ha confermato ulteriori tagli nel corso dell'anno 2025.
Principali eventi macroeconomici dal 7 all'11 aprile
Tasso di interesse NZD: come da attese la Banca Neozelandese ha tagliato il tasso di interesse di 25 punti base portandolo al 3,5%
Inflazione americana: nel pomeriggio di giovedì l'inflazione ha sorpreso al ribasso con il dato core su base mensile in calo allo 0,1% contro uno 0,3% atteso dagli analisti e l'inflazione headline mensile a -0,1% contro uno 0,2% del mese precedente. Sorprende anche l'inflazione su base annua che scende al 2,4% dal precedente 2,8%.
PIL inglese su base mensile: nella mattinata di venerdì il PIL ha sorpreso al rialzo con un valore di 0,5% contro una previsione di 0,1% ed è stato visto al rialzo il dato di febbraio portandolo allo 0% contro -0,1%.
Inflazione americana PPI: nel pomeriggio di venerdì l'inflazione dei prezzi all'ingrosso ha sorpreso al ribasso con un -0,4% su base mensile contro un 0,2% atteso e l'inflazione core al -0,1% contro uno 0,3% atteso.
Sentiment Università del Michigan: pessimo il dato di aprile sul sentiment dei consumatori che scende a 50,8 (ai minimi da 3 anni) dal precedente 57 e brutto segnale anche dalle aspettative dell'inflazione al 6,7% (ai massimi dal 1981) contro il 5% del mese precedente.
Principali eventi macroeconomici dal 31 marzo al 4 aprile
Sell off obbligazionario: vendite forzate di titoli di stato europei da parte delle banche giapponesi; sotto i riflettori Norinchukin Bank, che avrebbe ceduto ampie posizioni obbligazionarie con forti minusvalenze, preparando un aumento di capitale da oltre 8 miliardi di dollari. Gli operatori di mercato temono che altre istituzioni possano essere costrette a fare lo stesso.
Inflazione Europa: a marzo l'inflazione headline (preliminare) si è attestata al 2,2% su base annuale in linea con le attese e in calo dal 2,3% precedente. La rivelazione core ha segnato un calo dal 2,6% al 2,4%
ISM manifatturiero americano: il valore di marzo è sceso da 50,3 a 49 punti indicando contrazione.
Sell off petrolio: -7% nella sola giornata di giovedì in seguito ai dazi di Trump e all'annuncio dell'OPEC+ che prevede di aggiungere 411.000 barili al giorno sul mercato che è un quantitativo triplo rispetto a quanto era stato comunicato in precedenza.
ISM servizi americano: il valore di marzo è sceso a 50,8 contro una previsione che lo vedeva a 53.
Sell-off sul FTSE MIB: nella mattinata di venerdì sono state sospese Unicredit e Intesa a -7% con il FTSEMIB che perdeva oltre il 3%, portandosi in area 35800 punti, in scia ai ribassi globali legati al riacutizzarsi delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e resto del mondo.
NFP: nel pomeriggio di venerdì i dati NFP sono stati molto positivi con 228.000 nuovi posti di lavoro creati a marzo e un modesto aumento della disoccupazione al 4,2% dal 4,1% precedente, ma questi dati non sono stati sufficienti per convincere gli operatori ad acquistare equity.
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